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L’azienda vitivinicola Il Cancelliere è situata nel cuore di Montemarano, in una zona particolarmente vocata per la produzione del Taurasi. L’azienda è stata fondata da Soccorso Romano, da cui eredita il soprannone, ed è a conduzione familiare. Essa nasce dal desiderio di valorizzare i frutti della propria terra e del proprio lavoro facendo riscoprire le antiche tradizioni contadine. La cantina sorge nel casolare della famiglia Romano ed è circondata dai vigneti da cui si ottiene il prestigioso Aglianico.


La lavorazione dei vigneti si avvale dell’esperienza di Soccorso e di sua moglie e della conoscenza agronomica del figlio Enrico. Il processo di vinificazione si basa sull’arte contadina di fare il vino, che Soccorso ha appreso da suo padre, in collaborazione con l’enologo Antonio di Gruttola.  In cantina è prevalentemente utilizzato legno non nuovo al fine di esaltare i profumi e gli aromi che carattetizzano l’uva di questo territorio.


Dai dolci declivi collinari, dove il sole porta a maturazione i grappoli che pesano sui filari, alle grandi botti di rovere, il nostro vino è lavorato secondo antiche tradizioni legate alle tecniche più vive della nostra cultura contadina. La lavorazione nei vigneti si prende cura dei grappoli d’uva e il processo di vinificazione trasforma il frutto della nostra terra in modo che il vino sia espressione del nostro territorio.

Ed infine tempi giusti di attesa ed attenzione infinita precedono il piacere e il giudizio di chi ne berrà l’intenso rubino del suo colore. L’attimo di quel piacere è preceduto dal nostro lavoro e dalla nostra sapienza contadina.

Nel comunicare questa filosofia abbiamo rubato a Galileo un’indimenticabile metafora, l’acqua che ruba la luce al sole e se ne innamora arrossendo.




  Il Cancelliere Azienda Vitivinicola Biologica Contrada Iampenne
83040 Montemarano (AV)
italia


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ristorazione CANTINA DI QUISTELLO

La Cantina Sociale di Quistello è nata nel 1928. Sono passati dunque 90 anni da quando un gruppo di
viticoltori la costituì.


Ci piace però pensare che la nostra Cantina fonda le sue radici in una storia ben più antica. Una storia fatta tanto di contadini quanto di poeti. Una storia che rimanda a tempi davvero lontani!


La zona di produzione del Lambrusco Mantovano è infatti una zona di antichissime tradizioni viticole e gastronomiche e per trovare le prime tracce di “Labrusca” o “Lambrusca”, come erano inizialmente chiamati i vigneti da cui deriva il nostro vino, è necessario volgere lo sguardo al passato.


A pochi km a sud est di Mantova, ad esempio, sorge un importante abitato etrusco del VI_IV sec a.C: il Parco Archeologico del Forcello. Il Forcello, che si trova nel Comune di Bagnolo San Vito, ha restituito una ricchezza e varietà di reperti davvero eccezionale. E tra questi non sono mancate preziosissime anfore da trasporto per vino.


Questi ritrovamenti supportano la tesi secondo cui il vino locale fu a lungo oggetto di esportazione.
La via marittima adriatica che giungendo dall’Egeo, sfruttava gli scali portuali di Adria e Spina, permetteva infatti di raggiungere in maniera abbastanza agevole la pianura padana, attraverso i percorsi
fluviali.
La “Labrusca” fu conosciuta oltre che dagli Etruschi anche dai Romani. Alcuni precisi riferimenti di scrittori latini nelle loro opere possono essere considerati, in tal senso, dei preziosi documenti, sulla presenza di questo vitigno e su come esso fosse conosciuto anche dalla popolazione Romana.


E’ di quasi 2000 anni fa, ad esempio, la citazione della “Vitis Labrusca” nella quinta Bucolica del poeta mantovano Virgilio che fu, evidentemente, un testimone prezioso e diretto della presenza del vitigno lambrusco nel territorio mantovano!


A tutt’oggi non è possibile risalire con precisione a quando sia stata presa in considerazione la coltivazione della vite Labrusca nel modo in cui viene concepita nei giorni nostri!
Di certo la coltivazione della vite assume un valore fondamentale alla fine del secolo XI con i monaci benedettini nei territori dell’abbazia di Polirone a San Benedetto Po. I monaci stabilivano agli affittuali il pagamento di un tributo annuo (la preménda). L’economista Ugo Ruberti rese noto come i contadini, utilizzassero l’uva dei vigneti del Lambrusco per assicurarsi un vino di alta qualità molto apprezzato dai monaci per il gusto, il profumo ed anche il colore intenso. ( Del resto già Plinio il Vecchio nella Naturalis
Historia scrive “… la vitis vinifera le cui foglie, come quelle della vite Labrusca, diventano di colore
sanguigno prima di cadere…”…)


A Ugo Ruberti, studioso quistellese, esperto d’agricoltura e viticoltura, si deve la scoperta del vigneto autoctono Grappello Ruberti. Testimonianze storiche di questo vitigno sono presenti dai primi del ’900, quando il famoso ampelografo Dal Masso dichiarò in un convegno del 1939 che per moltissimo tempo il Grappello Ruberti era stato l’unico vitigno coltivato in questa zona.
Nel 2013 il ministero dell’Agricoltura ha ufficialmente riconosciuto il Grappello Ruberti come vitigno la cui uva autoctona “è diffusa soprattutto nell’Oltrepò mantovano e in particolare nell’area della Cantina sociale di Quistello”!


Quella che in maniera semplice vi abbiamo raccontato non è che una parte di una storia davvero suggestiva che abbraccia secoli, popolazioni e territori!
E’ la storia di un vino che amiamo e a cui dedichiamo il nostro lavoro con impegno e passione consapevoli del privilegio che abbiamo nel portare avanti questa storia tanto lunga quanto speciale.


Produzione Cantina di Quistello:
Vini Rossi frizzanti: 80 Vendemmie Rosso (Lambrusco IGP di Quistello), 80Vendemmie Rosato (Lambrusco IGP di Quistello), Gran Rosso del Vicariato di Quistello (Lambrusco IGP di Quistello), Lambrusco Mantovano DOP (Lambrusco Mantovano DOP).

Vini Bianchi frizzanti: Gran Bianco di Quistello (IGP bianco Quistello), Dolce del Vicariato di Quistello (IGP bianco Quistello), Bianco Trebbiano ((IGP bianco Quistello).

Spumante Metodo Classico Brut: 1.6 Armonia

Mosti Cotti: Vin Cot, (riduzione di mosto di Grappello Ruberti di Quistello DE.CO. di Quistello).

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aziende agricole Caci Srl

La Nostra Azienda Agricola
Caci nasce dalla volontà del Gruppo CTI di valorizzare il patrimonio agricolo in possesso, investendo nello sviluppo di una “divisione agricola”. Caci opera autonomamente coltivando circa 700 ettari di terreni sia di proprietà che in affitto, collocati principalmente nel territorio Imolese. Caci utilizza metodi di coltivazione avanzati di agricoltura integrata, utilizzando in modo equilibrato i concimi naturali e quelli di sintesi, al fine di ottenere il miglior risultato senza danneggiare l’ambiente.
La principali attività di Caci sono: il Noceto, il Vigneto e le Colture estensive, oltre che il negozio che vende i prodotti a km 0 del nostro territorio.


La nostra attività si occupa principalmente di coltivazione, raccolta, lavorazione e vendita di noci a km zero.


Il nostro Noceto
Dal 2006 circa 33 ettari sono stati coltivati a noceto, principalmente varietà Chandler, noci tra le più apprezzate a livello mondiale, ricche di omega 3, e distribuite a marchio “Noceti del Rapace”.
i nostri noceti si estendono in terreno altamente vocato alla coltura di cui 33 ettari in produzione e 17 in allevamento prossimi all’entrata in produzione.
La raccolta delle noci avviene meccanicamente per mezzo delle nostre maestranze, dopodichè vengono lavorate in sito, essiccate e stoccate pronte per la vendita al dettaglio soprattutto all'interno del nostro negozio.
Inoltre, a partire dal 2021 Caci si arricchisce di ulteriori macchinari per la selezione, calibratura e sgusciature puntando ad offrire al cliente un servizio sempre più alto dal punto di vista qualitativo, e il più possibile fresco.


Il nostro Vigneto
Coltiviamo diverse varietà di vitigni con diversi sistemi di allevamento e con metodi meccanizzati. La vendemmia viene eseguita con attrezzature ed operatori propri ed il raccolto viene conferito direttamente alla cantina.
I vini delle “Vigne del Rapace” sono la perfetta sintesi tra i sapori tradizionali e lo spirito dinamico che caratterizza la loro terra d’origine.
Nati dalla collaborazione con l’Istituto Agrario Scarabelli di Imola (nel quale abbiamo gestito per cinque anni la cantina), e poi cresciuti grazie alla collaborazione con Cevico, azienda leader nel settore vinicolo, ed i migliori enologi del territorio; i nostri vini sono in vendita con il marchio “Vigne del Rapace”.


Colture estensive
Coltiviamo grano, girasole, sorgo, mais e colture da seme.
I nostri terreni sono coltivati e si estendono dalla pianura di Sasso Morelli fino alle prime colline di Borgo Tossignano.
Abbiamo estremamente cura per la natura ed il territorio ed è per questo che coltiviamo i terreni dopo l’estrazione della ghiaia donando una seconda vita alle cave, riportandole al loro stato naturale.


Il nostro Negozio
Nel nostro negozio puoi acquistare i nostri prodotti a km 0.
All’interno del noceto oltre alla vendita delle noci e dei nostri vini puoi trovare anche altri prodotti derivati dalle nostre coltivazioni, come ad esempio il pregiatissimo Nocino del Rapace oltre ad altri prodotti attentamente ricercati e selezionati all'interno delle nostre campagne.


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aziende agricole Olio Scumace
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aziende agricole Azienda Agricola Colli Vaibò

TECNOLOGIA, TRADIZIONE E PASSIONE

La nuova cantina coglie a pieno la dedizione con cui la famiglia Bulgarini segue ogni fase di produzione del suo vino. Questo moderno locale è stato concepito per lavorare in maniera agevole e confortevole, in quanto gli ampi spazi lo consentono in maniera piena. Il vino custodito nei vasi vinari d’acciaio inox viene mantenuto alla giusta temperatura durante tutte le fasi della lavorazione al fine di preservare le sue qualità organolettiche. I macchinari utilizzati per la lavorazione sono perlopiù di nuova generazione e consentono il rispetto e la cura necessaria che un vino di qualità richiede. Vengono inoltre osservati i tempi necessari affinchè il vino raggiunga il giusto affinamento prima di essere messo in commercio. La continua ricerca di nuove tecnologie e la qualità che viene messa sempre al primo posto, sono i punti di forza dell’azienda agricola Colli Vaibò.


La Famiglia

La storia della famiglia Bulgarini: da chi nasce Colli Vaibò.

Gianfranco e Diego Bulgarini sono il cuore dell’azienda vinicola Colli Vaibò.

Gianfranco si occupa della supervisione dei vigneti con meticolosità e scrupolosità: dalla potatura invernale al momento della raccolta.

Diego Bulgarini, invece, si occupa della cantina e di tutte le fasi che hanno inizio con la vendemmia, della commercializzazione dei prodotti e partecipa personalmente a fiere di settore e di marketing.

Il tratto distintivo del team di Colli Vaibò è l’attenzione per i particolari. Ogni lavorazione svolta dal personale avviene sotto la supervisione di Gianfranco e Diego, ed ogni vino prima di essere imbottigliato viene da loro approvato.